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Mat / Tam 28 Manto Arte Temporanea (mostre di corta durata in luoghi trovati)

GIANLUCA BALOCCO
Naked Plants. Cerimonia.

Sabato 21 marzo 2015
ore 17:00 – 19:00 esatte

Puntuli all’apertura. L’opera è una cerimonia

Naked Plants è il risultato di un progetto durato 2 anni di lavoro nel far crescere e fotografare piante vive e completamente denudate, sospese per pochi istanti in un set reale. L’installazione riproduce in diretta gli eventi fotografati nel libro Naked Plants. Nell’azione prevista a Verona, una pianta di sequoia viene sollevata con un rituale sonoro di Gong fino a mostrarla in tutta la sua nudità e completezza illuminata da un set di fari LED dinamici. Verrà chiesto al pubblico di sedersi su dei cuscini attorno alla pianta, di fare silenzio e meditare. Poi verrà chiesto ai presenti di nutrire con dell’acqua le radici della pianta, un gesto simbolico dell’uomo che onora un antico essere vivente del nostro pianeta.

Gianluca Balocco dall’inizio degli anni ’80 studia tecnica della fotografia e orienterà sempre la sua ricerca artistica a questo mezzo. Nel 1993 presenta alla XLV Biennale di Venezia un’installazione fotografica e video. L’opera deriva da un’esperienza di 3 mesi di studio realizzata con un gruppo di 20 donne lungodegenti di un ospedale psichiatrico. Qualche anno dopo realizzerà un’esperienza simile con un gruppo di Poeti di Marsiglia: L’opera è acquisita dal museo d’Arte Moderna di Marsiglia. Tra le expo principali di questi anni ci sono: il Museo per l’Arte Contemporanea di Umbertide, Mistero e Mito nei musei Fukuyama Museum of Art, Chiba Prefectural Museum of Art, The Museum of Art – Kockhi, Ilda City Museum. Museo Correr Venezia – Cinque Stanze tra arte e depressione (A.Bonito Oliva).  Tra i cortometraggi girati nel corso degli anni ’90 ci sono The Tube (1994), I poeti non hanno ombra (1995), Brain Beat (1995), Rapid Eyes Movements (1996), Twenty Five Thousand Days (1996), October (1997).

Annarosa Buttarelli e Lucio Pozzi fanno vedere arte ogni tanto, improvvisamente, per brevi momenti e in luoghi disparati, perfino in luoghi d’arte. Sono mostre o eventi prodotti da gente che veniamo a conoscere e che invitiamo a fare qualcosa: amici e amiche, famiglia, conoscenti, noi stessi e soprattutto molti altri e molte altre. Sono cose da vedere, ma poi succede che ci siano anche oggetti da leggere o ascoltare o toccare o assaggiare o fiutare.
Mantova è non solo un centro ideale per agire con quiete e nel contempo offrirsi in pubblico ma pure un luogo mentale che spunta anche altrove. Tutto parte da Mantova, ma poi MAT/tam potrà avvenire dovunque: Lodz, Ulan Bator, Oaxaca, Bamako, Parigi, Asuncion, anche Mantova.

Gli eventi avvengono quando capita e vengono annunciati a voce o per email. Di solito durano due ore. Piuttosto che avere programmi, il senso di questa operazione genera il suo significato mentre avviene.

Vi aspettiamo sabato, puntuali….
Isolo 17

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